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IL SEGR. NAZIONALE UGAI LUSSO SU DIRITTO E GIUSTIZIA

Inviato: mer apr 07, 2010 4:44 pm
da GiovaniAvvocati
DIRITTO & GIUSTIZIA
06.04.2010

.......Di tutt’altro avviso è Ivano Lusso, avvocato, 37 anni, segretario nazionale dell’Unione dei giovani avvocati italiani (Ugai), perché “il vero problema è riuscire a liberare contenzioso, ancora in mano ai settantenni, da affidare ai giovani avvocati: non a caso, prendendo in considerazione l’Avvocatura, ritroviamo un divario enorme tra i redditi di un giovane avvocato e di un vecchio avvocato. Peraltro, la società italiana è già malata, di suo, di gerontocrazia...”. E questo concetto viene ulteriormente esplicitato: “Vogliamo ragionare o no sul pensionamento degli avvocati? Anche così il lavoro può arrivare alle giovani leve. Altrimenti, continueremo a ritrovarci con giovani avvocati abilitati, professionisti a tutti gli effetti, quindi, che vivono una situazione di difficoltà, con un reddito tra i 600 e i 1000 euro al mese, e, per giunta, all’interno di una realtà in cui non esistono adeguati ammortizzatori sociali”.

Solo colpa dei ‘vecchi’, però? I numeri raccontano anche un’altra realtà, ovvero un plotone di avvocati in giro per l’Italia a caccia di clienti. L’impressione è che gli avvocati siano davvero troppi... “Guardi, ragionando come Trilussa - ribatte Lusso -, nell’Avvocatura c’è chi mangia due polli e chi non ne mangia neanche mezzo... penso, ad esempio, alla realtà degli studi con veri e propri dominus che gestiscono il lavoro. Ecco, bisogna considerare quali professionisti svolgono concretamente l’attività, perché possono esserci anche 400 mila avvocati, se davvero hanno la possibilità di lavorare e di guadagnare. Se, invece, come accade oggi, mi consenta ancora la metafora, su 400mila avvocati solo 50mila mangiano tutti i polli, allora la realtà non può cambiare... e i più vecchi continueranno a subappaltare il lavoro ai più giovani, per appena 800 euro al mese”. Anche se l’avvocato deve, comunque, imparare a valorizzare se stesso, ovvero “capacità e competenze, asset manageriale, disponibilità a creare spazio professionale. Alla fine, bisogna anche riconoscere che un giovane avvocato troverà, in ambito professionale, tutto ciò che vorrà trovare... è fondamentale, da questo punto di vista - conclude Lusso - che gli sia, però, consentito di svolgere questa professione”.