Pagina 4 di 7

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: dom set 07, 2008 12:33 pm
da GiovaniAvvocati
http://www.reggiotv.it/news.php?categoria=3&id=3964
Laratta (PD) provoca: cittadinanza onoraria di Reggio Calabria per la Gelmini


Il deputato del Pd Franco Laratta propone di conferire la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria al ministro Gelmini. "Dopo aver scoperto - scrive Laratta in una nota - che il ministro Gelmini ha scelto la Calabria per l'abilitazione professionale forense saremo ben lieti di assegnarle la
cittadinanza onoraria". "A questo punto - aggiunge - è opportuno che il Comune di Reggio le dia questo riconoscimento, visto che lei ha
'nobilitato' la nostra terra della sua preziosa presenza. Prima di conferirle la cittadinanza onoraria vorremmo però porle qualche domanda: perché, di grazia, ha scelto la Calabria per conseguire l'idoneità alla professione di avvocato? Forse per la presenza degli splendidi Bronzi di Riace nel Museo nazionale? Per ammirare il fascino dello Stretto di Messina prima che lo
deturpi per sempre quel mostro del ponte, qualora venisse veramente realizzato?". "O forse - conclude Laratta - perché, secondo dicerie delle
nostre contrade, in Calabria è possibile trovare espedienti per
superare gli ostacoli...?".

Alessia Luccisano

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: dom set 07, 2008 12:39 pm
da GiovaniAvvocati
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
POLITICA 12:37

7/9/2008 (9:38) - LA POLEMICA
Scuola, la Gelmini sfida i sindacati

Maestro unico, tagli e guidizi nella rivoluzione della scuola


Il pugno di ferro del ministro: «Meno prof, ma più pagati». Veltroni: lasci stare le elementari, così funzionano
TORINO
«Questo è un governo rivoluzionario, un governo che vuole rivoltare la pubblica amministrazione come un calzino. Un governo che vuole eliminare gli sprechi e riformare il Paese». Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, dichiara guerra alla «scuola stipendificio». «Il problema della scuola italiana non è quanto denaro si spende ma come viene speso» spiega il ministro all'Ansa. La Gelmini ritorna sul tempo pieno, e, dopo aver annunciato il taglio di ottatasettemila insegnanti, puntualizza: «Il tempo pieno non sarà toccato anzi eliminando la compresenza di più professori e aumentando di ottomila posti i docenti del tempo pieno, si aumenterà sensibilmente il numero di famiglie che usufruiranno del tempo pieno». «Addirittura - aggiunge- come risulta a una simulazione fatta da Tuttoscuola il tempo pieno potrà essere incrementato del 50%. Questo è il mio obiettivo».

La sfida del ministro è contro sindacati e "fannulloni". «I dipendenti della scuola sono più di 1.300.000 e sono troppi. Io voglio una scuola con meno professori, più pagati e in cui viene riconosciuto il merito di tanti bravi che ogni giorno lavorano tra mille difficoltà. Il bilancio del ministero dell’Istruzione è utilizzato, infatti, per il 97% per pagare stipendi. Per troppi anni- ragiona-logiche sindacali e governi compiacenti hanno ribaltato la missione della scuola».

Il ministro avverte: «La politica, sulla scuola, è da trent’anni che si comporta in maniera irresponsabile. In questo modo si è rubato il futuro ai giovani della mia generazione, ma sui cittadini italiani del 2020 non si deve scherzare: il loro destino non può essere oggetto di bassa speculazione politica». Il ritorno del maestro unico, che ha suscitato polemiche e attacchi da parte dell'opposizione, si colloca nell'ottica di una scuola più efficiente, spiega la Gelmini. «Perchè il contribuente italiano deve pagare in tasse il triplo dei soldi se al posto di 3 maestri ne basta 1, se al posto di 4 bidelli e personale amministrativo ne bastano 3? I soldi risparmiati con l’opera di razionalizzazione del governo devono essere utilizzati per rendere la scuola italiana come quella degli altri grandi paesi europei».

La linea del governo lascia strascichi di polemiche. Veltroni, dal palco della "festa democratica" ha alzato il tiro: «Se c’è una cosa che funziona nella scuola italiana sono le elementari e il governo dove è che va a tagliare: lì». Bersani: «La Gelmini non può pretendere di fare il ministro dell’Istruzione. Da quale pulpito arrivano le prediche sul merito e il valore delle persone, degli studenti, degli insegnanti. Ci vuole coerenza tra parole e fatti, il ministro non ha la credibilità per rivolgersi ai giovani. Fossi stato in lei non avrei fatto il ministro dell’Istruzione».Il ministro dell'Istruzione, però, si merita il plauso di Emma Marcegaglia: «Noi guardiamo i dati e i dati dicono che l’Italia ha il numero di insegnanti in rapporto agli alunni più alto della media europea. Alcuni tagli e la lotta all’inefficienza vanno portati avanti, così come la logica di premiare e pagare di più i professori migliori».

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: dom set 07, 2008 12:41 pm
da GiovaniAvvocati
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app ... &desc_sez=

Gelmini e l'esame di avvocato a R. Calabria. Laratta: «Le daremo cittadinanza onoraria, però ci spieghi: come mai ci ha scelto?»


CATANZARO (6 settembre) - Il deputato del Pd Franco Laratta propone di conferire la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria al ministro Gelmini. «Dopo aver scoperto che il ministro Gelmini ha scelto la Calabria per l'abilitazione professionale forense saremo ben lieti di assegnarle la cittadinanza onoraria - scrive Laratta - A questo punto è opportuno che il Comune di Reggio le dia questo riconoscimento, visto che lei ha "nobilitato" la nostra terra della sua preziosa presenza. Prima di conferirle la cittadinanza onoraria vorremmo però porle qualche domanda: perché, di grazia, ha scelto la Calabria per conseguire l'idoneità alla professione di avvocato? Forse per la presenza degli splendidi Bronzi di Riace nel Museo nazionale? Per ammirare il fascino dello Stretto di Messina prima che lo deturpi per sempre quel mostro del ponte, qualora venisse veramente realizzato?. O forse perché, secondo dicerie delle nostre contrade, in Calabria è possibile trovare espedienti per superare gli ostacoli...?».

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: dom set 07, 2008 12:43 pm
da GiovaniAvvocati
Repubblica:
Gelmini nella bufera "No ai tagli nella scuola" 07-09-2008 Confindustria: per abbassare i prezzi inseriamo pubblicità nei libri di testo

MARIO REGGIO

ROMA - Il Partito Democratico lancia l´offensiva contro il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini. «Parla di merito nella scuola e poi va a fare gli esami per diventare avvocato in Calabria, dove è più facile - attacca Walter Veltroni, alla festa del Pd a Firenze - c´era una sola scuola che funzionava, quella elementare e il governo va a tagliare proprio lì».

Ed a meno di dieci giorni dall´inizio del nuovo anno scolastico nel mondo della scuola la temperatura sale di pari passo con la mobilitazione. Sindacati, associazioni di genitori, insegnanti e studenti delle scuole superiori stanno mettendo a punto la campagna d´autunno. Contro il cinque in condotta, l´idea del grembiule in classe, ma soprattutto il taglio di 110 mila cattedre, di cui 22 mila eredità del governo Prodi, ed il ritorno del maestro unico alle elementari.

Confindustria si schiera dalla parte del ministro Gelmini. Il presidente Emma Marcegaglia: «Condividiamo le sue scelte, ci sono troppi insegnanti ed un eccesso di personale in rapporto agli alunni». E il direttore generale Maurizio Beretta avanza una proposta: «Inserire la pubblicità nei libri di testo, qualora la legge lo consentisse, potrebbe essere un modo per limitarne il costo, come già succede negli Stati Uniti». Il presidente del Coordinamento genitori democratici, Angela Nava, la respinge al mittente: «Per la scuola è opportuno erigere una barriera a difesa dei bambini contro l´invadenza della pubblicità». Contraria anche, Maria Pia Garavaglia, ministro ombra dell´Istruzione per il Pd: «I bambini, già sottoposti al bombardamento pubblicitario nei programmi a loro dedicati in tv, non possono diventare il target sui libri, con la complicità delle scuole. Contrasteremo l´ipotesi avanzata da Beretta in tutti modi».

Ma il risveglio del Pd non passa solo attraverso le parole del suo segretario. Anche Pierluigi Bersani, ministro ombra dell´Economia, attacca la Gelmini: «Non può pretendere di fare il ministro dell´Istruzione. Da quale pulpito vengono le prediche sul merito ed il valore delle persone, degli studenti e degli insegnanti, dopo la scoperta degli esami sostenuti in Calabria. Ci vuole coerenza tra parole e fatti». Scende in campo anche Maria Pia Garavaglia: «Per il Pd la scuola deve avere una priorità assoluta. Il governo ha deciso i tagli per far quadrare i conti della finanziaria. Il taglio dell´Ici è stato coperto da quelli su scuola, università e ricerca».

Le ha fatto eco Enrico Panini, segretario generale di categoria della Cgil. «La riforma del governo Berlusconi e del ministro Gelmini - ha affermato - è peggiore di quella Moratti, che metteva in atto una vera e propria destrutturazione del sistema-scuola. Adesso la Gelmini non si preoccupa nemmeno degli effetti sociali disastrosi che producono queste misure». «Con quanto deciso dal Governo - ha continuato - vengono dirottati dalla scuola otto miliardi di euro in tre anni, e vengono usati per tappare i buchi. Ma la scuola non può essere l´agnello sacrificale». Panini ha anche annunciato «iniziative diffuse sul territorio e una grande manifestazione nazionale per i primi d´ottobre, perché serve una discussione diffusa non solo di quanto sono sbagliate le iniziative del governo, ma anche di quelle misure che davvero servirebbero alla scuola».

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: dom set 07, 2008 12:44 pm
da GiovaniAvvocati
Unità:

Bersani: la Gelmini si deve dimettere 07-09-2008 di Andrea Carugati / Firenze

DALLA FESTA DEL PD di Firenze piovono bordate sul ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Sui tagli alla scuola annunciati dal governo e sul «sabotaggio» delle elementari non c’è traccia di dialogo, ma un’opposizione intransigente, che pensa anche al-

l’ostruzionismo. «Da qui parte un’offensiva, la scuola diventare l’ossessione del nostro Paese, dobbiamo andare all’arrembaggio», annuncia il ministro ombra Maria Pia Garavaglia durante l’iniziativa «Salva la scuola, salva l’università, salva la ricerca», benedetta da Veltroni che nella sua intervista serale ha messo la scuola al primo punto nella campagna d’autunno del Pd.

Tutti contro la Gelmini, dunque. Pierluigi Bersani chiede le sue dimissioni per la nota vicenda del concorso da avvocato sostenuto a Reggio Calabria: «Non può pretendere di fare il ministro dell’Istruzione, non ha credibilità per rivolgersi ai giovani. Da quale pulpito arrivano le prediche sul merito e il valore delle persone, degli studenti, degli insegnanti. Ci vuole coerenza tra parole e fatti». «Predica bene e razzola male», va all’attacco la giovane ministra ombra Pina Picierno che giudica «una follia» il 7 in condotta.

Ma qui a Firenze è chiaro a tutti che, come dice Vincenzo Vita, «l’attacco alla scuola, la privatizzazione del sapere sono il cuore del berlusconismo, e la Germini è solo l’interprete». Di un disegno non banale, avvertono i leader dei sindacati confederali della scuola, a partire da Enrico Panini della Cgil: «L’ipotesi che c’è dietro non è un semplice ritorno agli anni 50: siamo all’inizio di una nuova éra di glaciazione sociale, con la formazione professionale ridotta alle botteghe degli anni 30 dove si imparava un mestiere e i bambini delle elementari sempre più divisi tra italiani e stranieri, tra ricchi e poveri. Stanno riscrivendo la Costituzione materiale». «Quello che non farà più la scuola pubblica, altri soggetti privati sono pronti a farlo sotto l’aureola della sussidiarietà», dice Francesco Scrima della Cisl. «Il ministro Gelmini non è stata in grado di citare neppure un pedagogista favorevole al suo disegno che è un atto di macelleria educativa». Cgil, Cisl e Uil parlano di una «mobilitazione che sarà molto forte», ma per ora non ci sono scioperi in vista. Panini però è ottimista: «Ai tempi della riforma Moratti si cominciò a protestare a fine ottobre, stavolta siamo solo ai primi di settembre e già ci sono decine di iniziative». «Da oggi non ci sono alibi per il Pd», spiega Garavaglia. «La scuola deve diventare la nostra priorità assoluta: dobbiamo parlare a tutti gli italiani, anche a quelli che hanno votato centrodestra. Lanciamo un appello alla mobilitazione contro i tagli alle elementari, che sono il fiore all’occhiello della scuola italiana, siamo all’ottavo posto nel mondo». «Dobbiamo trovare delle parole d’ordine per bucare una comunicazione che ci ha messo in sordina, per due mesi abbiamo sputato sangue in Parlamento ma nessuno se n’è accorto», si infervora la Garavaglia.

C’è anche chi, come Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in Commissione Cultura alla Camera, arriva a rimpiangere la Moratti: «Almeno la sua riforma è arrivata a piccoli passi, è stata più democratica. Invece adesso vanno avanti con i decreti-legge per costruire una scuola autoritaria: ma anche se avremo pochissimo tempo in parlamento lo grideremo che si torna alla scuola degli anni 60». Angela Cortese, assessore all’Istruzione della provincia di Napoli, racconta: «La ministra voleva venire ad aprire l’anno scolastico a Napoli ma ci ha ripensato perché ha capito che non è aria: con tutta la disoccupazione che c’è pensano di tagliare 4mila posti da insegnanti...». Nadia Masini, sindaco di Forlì, si fa una domanda: «Con questi tagli come faremo a integrare i bambini stranieri che sono sempre più numerosi?». Pessimismo sull’esito dell’iter parlamentare del decreto: «Non so quanto riusciremo a frenarli», dice la stessa Masini. Ma non mancano voci autocritiche. Luciano Modica, ex sottosegretario all’Università nel governo Prodi, ricorda l’esperienza degli anni passati: «Tra il 2004 e il 2006 le nostre proposte avevano trovato grande consenso nel mondo dell’Università. Ma appena siamo andati al governo quel feeling si è perduto». E oggi, con un sondaggio di Consortium che vede la Gelmini prima tra i ministri con il 60% di fiducia, gli esperti del Pd sudano freddo: «Dobbiamo darci una mossa».

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: dom set 07, 2008 12:47 pm
da GiovaniAvvocati
http://notizie.alice.it/notizie/politic ... 68559.html

Scuola/ Veltroni: Gelmini parla di merito,ma cerca esame facile...
"Il concetto di meritocrazia deve essere uguale per tutti"
Firenze, 6 set. (Apcom) - Il segretario del Pd, Walter Veltroni, parla di scuola alla Festa nazionale del partito a Firenze, e attacca il ministro della Pubblica istruzione, Maria Stella Gelmini. "Il ministro Gelmini ha detto che bisogna valorizzare il merito, va benissimo - sostiene Veltroni - tranne per il fatto che lei quando ha dovuto fare l'esame da avvocato è andata a darlo dove era più facile. Il concetto di merito deve essere uguale per tutti". Infine, Veltroni ha attaccato la proposta del maestro unico perché "se c'è una cosa che funziona nella scuola italiana sono le elementari e il Governo dove è che va a tagliare: lì".

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: dom set 07, 2008 12:48 pm
da GiovaniAvvocati
http://notizie.alice.it/notizie/politic ... 67438.html
Scuola/ Bersani: Gelmini non può fare ministro Istruzione
"Esame da avvocato in Calabria, da che pulpito parla?"
Roma, 6 set. (Apcom) - Mariastella Gelmini "non può pretendere di fare il ministro dell'Istruzione", avendo sostenuto l'esame di Stato per avvocato in Calabria anziché nel suo luogo di residenza. Lo ha dichiarato il ministro ombra dell'Economia Pierluigi Bersani intervenendo a Radio Due.

"Da quale pulpito arrivano le prediche sul merito e il valore delle persone, degli studenti, degli insegnanti?", chiede Bersani. "Ci vuole coerenza tra parole e fatti, il ministro non ha la credibilità per rivolgersi ai giovani. Fossi stato in lei non avrei fatto il ministro dell'Istruzione", conclude.

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: lun set 08, 2008 9:51 am
da GiovaniAvvocati
http://www.ilmessaggero.it/articolo_app ... &desc_sez=
Gelmini e l'esame di avvocato in Calabria, il Codacons: annullare il titolo


ROMA (7 settembre) - Il Codacons calabrese, in una nota, «denuncia lo scandalo degli esami di avvocato sostenuti dal ministro Mariastella Gelmini, chiede l'annullamento del suo titolo» e annuncia la presentazione di un esposto alla Procura. «Non siamo contro la libertà di scelta del luogo dove sostenere gli esami - prosegue la nota dell'associazione - ma contro le illegalità per conseguire i titoli e siamo contro i furbetti. Se la legge prevedeva una residenza obbligatoria di sei mesi per essere ammessi a sostenere l'esame, la magistratura deve accertare se furono fatti i controlli dal sindaco sulla residenza dichiarata dal Ministro. In ogni caso la Corte di appello ed il Ministro della Giustizia non possono astenersi dall'annullare la prova ed il titolo conseguito dalla Gelmini, laddove sia stato ottenuto sulla base di un falso presupposto, escludendola, ora per allora, dall'esame per difetto di requisiti. Siamo stanchi - conclude il Codacons - di venire additati come un luogo di "villeggiatura-forense" soprattutto quando si scopre che i moralizzatori sono i primi a realizzare ed usufruire di furbate».

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: lun set 08, 2008 9:52 am
da GiovaniAvvocati
http://www.agi.it/news/notizie/20080907 ... 4-art.html
GELMINI, VELTRONI NON HA CURRICULUM PER DARE LEZIONI

"Non mi pare che Walter Veltroni abbia un curriculum vitae per cui possa dare lezioni". Replica cosi' il ministro per l'Istruzione, Maria Stella Gelmini, al leader del Pd, Walter Veltroni, che aveva criticato la sua riforma della scuola.
"Sono orgogliosa del mio curriculum di studi - ha detto il ministro, che oggi partecipa la forum Ambrosetti di Cernobbio - quando feci l'esame io non c'era un sistema meritocratico.
Tutti sanno che passavano prevalentemente i figli degli avvocati e coloro che facevano pratica nei grandi studi".(AGI) - Cernobbio (Como), 7 settembre

Re: MINISTRO GELMINI DIVENTATA AVVOCATO A REGGIO C.? SI DIMETTA

Inviato: lun set 08, 2008 11:35 am
da GiovaniAvvocati
Gelmini/ Codacons Calabria: magistratura annulli titolo avvocato
"Stanchi che Reggio sia luogo di 'villeggiatura forense"

Roma, 7 set. (Apcom) - Un esposto in Procura affinchè la magistratura annulli, se sarà il caso, il titolo di avvocato ottenuto dal ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini sostenendo l'esame di abilitazione a Reggio Calabria anzichè a Brescia, sua città di origine. Queste le intenzioni del Codacons calabrese che in una nota precisa: "Non siamo contro la libertà di scelta del luogo dove sostenere gli esami, ma contro le illegalità per conseguire i titoli e siamo contro i furbetti".
"Se la legge - sostiene il Codacons - prevedeva una residenza obbligatoria di sei mesi per essere ammessi a sostenere l'esame, la magistratura deve accertare se furono fatti i controlli dal sindaco sulla residenza dichiarata dal Ministro. In ogni caso la Corte di appello ed il ministro della Giustizia non possono astenersi dall'annullare la prova ed il titolo conseguito dalla Gelmini, laddove sia stato ottenuto sulla base di un falso presupposto, escludendola, ora per allora, dall'esame per difetto di requisiti". "Siamo stanchi - afferma il Codacons della Calabria - di venire additati come un luogo di 'villeggiatura forense', soprattutto quando si scopre che i moralizzatori sono i primi a realizzare ed usufruire di furbate".