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IL CONGRESSO NAZIONALE FORENSE E' QUASI UN COSTOSO "BLUFF"

Inviato: mer nov 12, 2008 3:48 pm
da GiovaniAvvocati
In allegato a questo messaggio sotto i file excels con tutti i dati e le percentuali di cui al comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA


L’ UNIONE GIOVANI AVVOCATI ITALIANI RIVELA : “ IL MINISTRO ALFANO HA PARTECIPATO OGGI A BOLOGNA AD UN CONGRESSO NAZIONALE FORENSE CHE POTREBBE ESSERE DEFINITO UN COSTOSO “BLUFF”; L’ U.G.A.I. HA ALCUNE PERCENTUALI INCREDIBILMENTE IRRISORIE DI PARTECIPAZIONE ALLE ELEZIONI LOCALI DEI DELEGATI CONGRESSUALI”

“ Oggi il Ministro della Giustizia Angelino Alfano a Bologna è intervenuto al cosiddetto Congresso Nazionale Forense - che secondo l’auspicio degli organizzatori - avrebbe dovuto rappresentare la voce dell’intera avvocatura italiana. In realtà l’ U.G.A.I. si è adoperata per verificare il mai controllato indice di partecipazione degli avvocati alle elezioni per votare - presso i vari Fori italiani - i 1054 delegati congressuali. I risultati raccolti dall’ Unione Giovani Avvocati Italiani sono stati pubblicati in anteprima dal Sole 24 ore nell’articolo “Al voto per gli ordini una minoranza di legali ” a pg 39 del 12.11.2008” – dichiara Gaetano Romano Presidente dell’ Unione Giovani Avvocati Italiani.

“Nella maggioranza dei siti internet degli ordini locali forensi assai stranamente non è possibile conoscere il numero degli avvocati votanti alle elezioni locali dei delegati congressuali , ma solo – nella migliore della ipotesi - i poco utili dati relativi agli eletti o ai voti complessivi. Tra le eccezioni, Milano e Bologna (che ospita il Congresso), che per amore di trasparenza, hanno pubblicato i dati relativi agli avvocati votanti: in questi due Fori hanno votato ufficialmente rispettivamente addirittura meno del 6% (5.8%) e del 4% (3,8%) degli aventi diritto al voto. Se a questi due incredibili irrisori risultati , aggiungiamo i dati di Roma, la cui percentuale di avvocati votanti ,secondo fonti non ufficiali attinte dall’ U.G.A.I., non dovrebbe supererare il 15% di avvocati votanti, comprendiamo come il Congresso Nazionale Forense potrebbe ,essere a nostro parere, considerato quasi un vero e proprio “bluff”: un “bluff” assai costoso dato che potrebbero essere stati spesi - dagli ordini e dal comitato organizzatore - presumibilmente (compresi i rimborsi spese ai delegati ) centinaia di migliaia di euro dei Colleghi iscritti agli albi che pagano coattivamente le tasse annuali agli ordini e che ,come si è dimostrato, non hanno interesse a partecipare nemmeno alle elezioni dei delegati congressuali.
Il Congresso Nazionale Forense infatti viene finanziato, per statuto, anche attingendo alle casse degli ordini.
L’ Unione Giovani Avvocati Italiani ha anche svolto un’analisi circa le votazioni per l’ultimo rinnovo 2008 dei consigli degli ordini locali forensi – anche questa a dir poco sorprendente - su un campione di circa 80.000 avvocati rappresentativi di circa 30 Ordini locali di tutte le dimensioni ed aree geografiche. La percentuale nazionale di votanti alle elezioni per il rinnovo degli ordini locali che se ne ricava è di meno del 45% (precisamente 44,5%) e la stessa scende al 40% se si considerano i 4 fori più grandi ovvero Roma, Milano, Napoli e Palermo rappresentativi di quasi 50.000 avvocati (48.138). Dai dati ne discende che a livello nazionale più di un avvocato su due non ha interesse alla “vita” degli ordini forensi (e nei due più grossi fori italiani la percentuale scende vorticosamente al 32% (Roma) ed al 33% a (Milano). Gli eletti, alla fine, ovviamente rappresentano una percentuale di avvocati ancora più bassa rispetto alla già ridottissima percentuale dei votanti.
Se si pensa che alle ultime elezioni politiche nazionali ha votato l’80,5 % degli aventi diritto al voto, e che purtuttavia si parla ordinariamente di disaffezione degli elettori alle politiche per le istituzioni democratiche, fa impressione come alle elezioni degli avvocati voti quasi la metà di quella stessa percentuale.
Tutto ciò dà ragione ai Giovani Avvocati Italiani che hanno sempre rifiutato gli inviti a partecipare a qualsivoglia manifestazione o assemblea organizzata dagli ordini professionali, verso cui ,come dimostrato, da parte della base degli avvocati c’è una totale disaffezione che forse si tentava ancora di tenere nascosta” - conclude Gaetano Romano Presidente dell’ U.G.A.I.