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Giovani Avvocati contro formazione coattiva da Corriere

Inviato: lun dic 15, 2008 10:20 am
da GiovaniAvvocati
Articolo U.G.A.I. sull'inserto odierno Corriere Economia del Corriere della Sera (solo per le regioni regioni Sicilia-Calabria-Campania-Puglia-Molise-Basilicata)

Re: Articolo U.G.A.I.

Inviato: lun dic 15, 2008 11:42 am
da ruggi
Di quale argomento tratta?
grazie

Re: Articolo U.G.A.I.

Inviato: ven dic 19, 2008 4:07 pm
da GiovaniAvvocati
Titolo
http://corrieredelmezzogiorno.corriere. ... 06CMSS.PDF
GIOVANI AVVOCATI, IL SUD SEGUA ROMA da Il Corriere Economia del Corriere della Sera ((solo per le regioni regioni Sicilia-Calabria-Campania-Puglia-Molise-Basilicata)
L'ordine capitolino ha reso facoltativi i corsi di formazione

Il ruolo del Vicepresidente UGAI Autieri è anche quello di aiutare i nuovi professionisti meridionali a trovare più spazio

Sempre più spesso una parte dell’avvocatura discetta sul presunto scadimento della qualità dei servizi resi dalla classe forense alla collettività. I cittadini hanno tuttavia una percezione dell’avvocatura ben diversa. Da un sondaggio Doxa di Milano pubblicato in un articolo de “Il Mondo” del 30.11.2007 risulta che ,per gli italiani, gli avvocati sono ritenuti , tra tutti i professionisti, quelli dotati della più “alta preparazione culturale e professionale” Ciò è, a nostro parere, dovuto ad una maggiore concorrenza - negli ultimi anni – all’interno della professione e quindi alla necessità per l’avvocato - se vuole competere sul mercato - di prestare servizi professionali sempre più accurati. Nondimeno ,secondo una ricerca recentissima commissionata dal Consiglio Nazionale Forense al Censis ed all’Università Roma Tre, ben il 66,5% dei clienti ritiene che i servizi degli avvocati siano in linea con la proprie aspettative. In ogni caso il calo d’immagine dell’avvocatura - anche qualora fosse reale - non sarebbe in ogni caso dovuto di certo ai giudizi “in serie” che i giovani avvocati avrebbero l’abitudine di intraprendere. In quest’ ottica l’impegno del Vicepresidente U.G.A.I. per il Sud Italia Avv. Massimo Autieri è anche quello aiutare i giovani professionisti meridionali a trovare sempre più spazio nella libera professione. Certo i costi della formazione professionale recentemente imposta agli avvocati produrranno - oltre alla sottrazione di tempo prezioso al lavoro di studio - anche la necessità - proprio al fine di coprire queste nuove “spese” - di innalzare le tariffe per i propri clienti. Sarebbe pertanto opportuno quindi che anche gli ordini forensi del Sud Italia seguissero l’esempio dell’Ordine degli avvocati di Roma che ha sostanzialmente reso facoltativa la formazione – ove non sia possibile garantirne la gratuità - per i propri iscritti. C’è poi un problema reale di rappresentanza nazionale femminile. Da una nostra ricerca condotta lo scorso anno all’interno di quasi tutti i singoli Consigli Nazionali degli Avvocati d’Europa (quindi anche oltre i limiti dell’Unione Europea) – e ripresa anche nell’articolo del 6.11.2007 intitolato “Avvocatura per soli uomini” sul sito del settimanale “Panorama” – risulta che il massimo organo istituzionale forense italiano sembra essere davvero l'unico a livello del continente europeo a non avere alcuna donna avvocato tra i propri 26 membri. Si consideri che la media delle donne iscritte all'albo degli avvocati italiano ,ovvero il 36%, è quasi pari alla media (35%) delle donne avvocato nel continente europeo. Qualcuno parla di superamento degli ordini professionali come unica riforma necessaria. Dai dati raccolti dall’ Unione Giovani Avvocati Italiani - pubblicati sul Sole 24 ore nell’articolo “Al voto per gli ordini una minoranza di legali ” del 12.11.2008 - risulta che ,su un campione di quasi 80.000 avvocati rappresentativi di circa 30 C.d.O. di tutte le dimensioni ed aree geografiche, la percentuale nazionale di partecipazione degli avvocati alle elezioni dei vari Consigli dell’Ordine locali è di meno del 45% (precisamente 44,5%) e la stessa scende al 40% se si considerano i 4 fori più grandi ovvero Roma, Milano, Napoli e Palermo rappresentativi di quasi 50.000 avvocati. Ne discende che a livello nazionale più di un avvocato su due non ha interesse alla “vita” degli ordini forensi. Se infine si attenziona il decreto legge 185/2008 del 29 novembre scorso (cd “pacchetto anticrisi”) ,si noterà come i professionisti scontino il fatto di non poter essere - in Italia a differenza che nell’U.E. - oggetto delle importanti facilitazioni previste per le altre imprese. Ecco forse perché ,anche per questo,da più parti si ritiene conveniente una diversa collocazione strutturale degli studi professionali (magari all’interno delle confederazioni nazionali di rappresentanza imprenditoriale)

Avv. Gaetano Romano
Presidente Unione Giovani Avvocati Italiani