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UGAI SU CORRIERE DELLA SERA

Inviato: mar mar 24, 2009 4:01 pm
da GiovaniAvvocati
http://rassegna.camera.it/chiosco_new/p ... icle=L5GIJ
http://www.corriere.it/cronache/09_marz ... 6ba6.shtml
Mario Sensini, Corriere della sera 22/3/09 pag. 6
L'Antitrust contro i professionisti-casta
Fatta la legge, trovato l'inghippo. E in due anni notai, commercialisti, psicologi, medici,
odontoiatri, giorna-listi, avvocati, ingegneri, architetti, di garbugli ne hanno trovati parecchi.
Perché, a loro, la liberalizzazione delle professioni, la «lenzuolata» di Pierluigi Bersani del
2006, non ha fatto un baffo. Parola dell'Antitrust, che dopo 26 mesi di indagine è arrivata
ad una sconcertante conclusione: la liberalizzazione resta un sogno, e la legge Bersani va
rifatta. Da capo.Quasi nessuno dei meccanismi inventati per portare un po' di concorrenza
nei servizi professionali, ha funzionato. Colpa di una legge annacquata in fase di
conversione, ma soprattutto dell'epica resistenza delle categorie. Insensibili ai dettami
della legge, e pure sorde alle insistenze ripetute, ma informali, dell'Antitrust. Un esempio?
Le tariffe minime. La legge ha sancito solo la loro «non obbligatorietà». Però sono rimaste,
tutte. C'è chi le ha lasciate pari pari, facendo orecchie da mercante, chi ha previsto di far
ricorso «obbligatoriamente » al «decoro» professionale nella determinazione dei compensi
e chi ha liberalizzato tutto sulla carta, ma poi giudica deontologicamente scorretti, e
sanzionabili, i colleghi che fanno prezzi troppo bassi. Stesso discorso per la pubblicità. Il
decreto Bersani concedeva ai professionisti la possibilità di promuovere i propri servizi,
anche comparativamente. Risultato? Nessuno lo fa. Anche perché in alcuni casi, come per
chi fa gli sconti, c'è il rischio di denuncia al proprio Ordine per comportamento scorretto.
Morale: secondo l'Antitrust la legge Bersani va cambiata, altrimenti nessuna concorrenza
scalfirà mai i placidi affari dei professionisti. Stop, dunque, alla tariffa minima e al potere di
verifica della pubblicità affidato agli Ordini. Via libera, poi, ai corsi di laurea abilitanti alle
professioni, al tirocinio durante il corso di studio e alla presenza di soggetti «terzi » negli
organi di governo degli Ordini. Poi si può essere anche «soddisfatti» di queste conclusioni,
come si sono detti ieri farmacisti e commercialisti. O pensarla come i Giovani Avvocati,
che chiedono tout court di «abolire gli Ordini», «tanto è evidente — dicono — come le
gerarchie ordinistiche si siano ormai rintanate nel loro fortino corporativo».

Re: UGAI SU CORRIERE DELLA SERA

Inviato: mar mar 24, 2009 4:04 pm
da GiovaniAvvocati
http://www.pubblicita-oggi.it/archives/0004270.html

ORDINI PROFESSIONALI: GIOVANI AVVOCATI, ABOLIRE CORPORAZIONI
(AGI) - Roma, 21 mar. - “Plaudiamo agli esiti dell’indagine conoscitiva dell’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato in base ai quali gli ordini professionali resistono alle modernizzazioni determinate dalla Legge Bersani. Ormai e’ evidente che le gerarchie ordinistiche si sono rintanate in un fortino corporativo con ingenti danni per il sistema produttivo italiano, per i consumatori ma anche per i propri iscritti cui - a dispetto delle sempre piu’ corpose tasse annuali - viene inibito di svolgere la propria professione in modo da poter competere con gli altri colleghi europei”. Lo dichiara il Presidente dell’ Unione Giovani Avvocati Italiani, Gaetano Romano. “Porre ancora dei vincoli sostanziali al fatto di potere sfruttare appieno la pubblicita’ informativa, di adottare tariffe al di sotto del minimo, significa creare dinamiche anticoncorrenziali che acuiscono lo stato di crisi economica in cui versa l’Italia - prosegue Romano - Non e’ piu’ tempo di riforme che tentino almeno di contenere lo strapotere delle gerarchie ordinistiche, ma si rende indifferibile l’immediata abolizione degli antiquati ordini professionali”. “Cio’ e’ ancora piu’ necessario per l’Ordine Nazionale Forense che - come dimostrato da una nostra indagine pubblicata su un articolo del Sole 24 ore del 12 Novembre 2008 pg 39 dal titolo ” Al Voto per gli Ordini una minoranza di legali” - viene ritenuto inutile anche dai propri iscritti. Alle elezioni per gli ordini locali del 2008 solo il 40% degli iscritti vi ha partecipato denotando l’assoluta disaffezione per un ente ormai privo di qualunque rappresentativita’” conclude Romano. (AGI)

Re: UGAI SU CORRIERE DELLA SERA

Inviato: mar mar 24, 2009 4:06 pm
da GiovaniAvvocati
http://www.pmi.it/lavoro-e-imprenditori ... hiuse.html
Antitrust: professionisti, caste chiuse
di Noemi Ricci

lunedì 23 marzo 2009

Secondo l’indagine conoscitiva condotta dall’Antitrust, e appena conclusasi, su 13 ordini professionali, questi agirebbero come caste detentrici di privilegi ingiustificati ed restie al cambiamento

Conclusa l'indagine conoscitiva dell'Antitrust su 13 ordini professionali partita nel gennaio 2007. Ne esce un quadro preoccupante: categorie poco propense al cambiamento e all'introduzione nei codici deontologici di innovazione, necessari per aumentare la spinta competitiva nei singoli comparti.


Stiamo parlando degli ordini professionali di architetti, avvocati, consulenti del lavoro, farmacisti, geologi, geometri, giornalisti, ingegneri, medici e odontoiatri, notai, periti industriali, psicologi, dottori commercialisti ed esperti contabili.

Il loro comportamento sarebbe assimilabile, secondo l'organismo di vigilanza sulla concorrenza,a quello delle caste, detentrici di privilegi ingiustificati – permessi da una regolamentazione normativa unica in Europa - ed estremamente reticenti al cambiamento. Più in particolare, le 13 categorie professionali in esame non avrebbero colto le opportunità di crescita offerte dalla liberalizzazione della pattuizione del compenso del professionista, dalla possibilità di costituire società multidisciplinari e di fare pubblicità informativa (decreto Bersani). Al contrario, queste sarebbero state viste addirittura come ostacoli allo svolgimento della propria attività.

Poche le eccezioni positive: a geometri, dottori commercialisti, periti industriali e farmacisti, l'Antitrust ha riconosciuto il merito di aver «adeguato i codici deontologici in materia di determinazione del compenso professionale ai principi concorrenziali»

L'Antitrust lancia quindi il monito agli ordini professionali, esortandoli a non perdere altro tempo per adeguarsi alle normative europee. Il Garante suggerisce inoltre di l'utilizzo di strumenti legislativi per combattere l'immobilismo degli ordini. Tra quelli più urgenti viene indicata la necessità di creare dei percorsi di accesso alle professioni più agevoli, mediante corsi universitari e tirocini studiati sulle reali esigenze di apprendimento e con un limite di tempo predeterminato.

Andrebbe inoltre rafforzata la nozione di "decoro professionale" al fine di incentivare la concorrenza tra professionisti e la correttezza professionale nei confronti della clientela.

Secondo l'Associazione dei Consumatori Aduc e i Giovani Avvocati, ogni tentativo di riforma degli ordini professionali sarebbe inutile: l'unico modo per "democratizzare offerte e domande" è abolirli del tutto.

Re: UGAI SU CORRIERE DELLA SERA

Inviato: mar mar 24, 2009 4:10 pm
da GiovaniAvvocati
COMUNICATO STAMPA

GIOVANI AVVOCATI ITALIANI: “PLAUDIAMO ALL’ INDAGINE ANTITRUST: E’ ORA DI ABOLIRE LE CORPORAZIONI PROFESSIONALI ZAVORRA DEI PROPRI ISCRITTI, DEL SISTEMA PRODUTTIVO ITALIANO E DEI CONSUMATORI”

“Plaudiamo agli esiti dell’indagine conoscitiva dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in base ai quali gli ordini professionali resistono alle modernizzazioni determinate dalla Legge Bersani. Ormai è evidente che le gerarchie ordinistiche si sono rintanate in un fortino corporativo con ingenti danni per il sistema produttivo italiano, per i consumatori ma anche per i propri iscritti cui – a dispetto delle sempre più corpose tasse annuali - viene inibito di svolgere la propria professione in modo da poter competere con gli altri colleghi europei” dichiara il Presidente dell’ Unione Giovani Avvocati Italiani, Gaetano Romano.
“Porre ancora dei vincoli sostanziali al fatto di potere sfruttare appieno la pubblicità informativa, di adottare tariffe al di sotto del minimo, significa creare dinamiche anticoncorrenziali che acuiscono lo stato di crisi economica in cui versa l’Italia.
Non è più tempo di riforme che tentino almeno di contenere lo strapotere delle gerarchie ordinistiche , ma si rende indifferibile l’immediata abolizione degli antiquati ordini professionali.
Ciò è ancora più necessario per l’Ordine Nazionale Forense che - come dimostrato da una nostra indagine pubblicata su un articolo del Sole 24 ore del 12 Novembre 2008 pg 39 dal titolo “ Al Voto per gli Ordini una minoranza di legali” – viene ritenuto inutile anche dai propri iscritti. Alle elezioni per gli ordini locali del 2008 solo il 40% degli iscritti vi ha partecipato denotando l’assoluta disaffezione per un ente ormai privo di qualunque rappresentatività” conclude il Presidente dell’ U.G.A.I., Gaetano Romano