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UGAI CON IL PRESIDENTE MARCEGAGLIA PER LE LIBERALIZZAZIONI

Inviato: dom mag 17, 2009 5:23 pm
da GiovaniAvvocati
COMUNICATO STAMPA

GIOVANI AVVOCATI : “PLAUDIAMO ALL’APPELLO ODIERNO DEL PRESIDENTE MARCEGAGLIA SULLA NECESSITA’ DI NUOVE LIBERALIZZAZIONI ; SI COMINCI CON LE LOBBY PROFESSIONALI”

“Condividiamo l’appello, all'incontro Nielsen a Santa Margherita di Pula (Cagliari), svolto oggi dal Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, secondo cui è l’ora di dare inizio a riforme impopolari che vanno a toccare lobby e privilegi”
“E’ da anni che anche noi chiediamo la liberalizzazione delle professioni, autentiche zavorre non solo per l’economia italiana, per i consumatori e per le imprese, ma anche per i giovani professionisti.
L’ultimo tentativo di modernizzazione del sistema degli ordini professionali, attraverso l’abolizione del vincolo delle tariffe minime e del divieto di pubblicità, risale alla Legge Bersani del 2006.
L’appello per una forte dose di liberalizzazioni in tutti i settori dell’economia viene da un contesto , quello imprenditoriale , che è il vero motore dell’economia italiana , a differenza di quello corporativistico delle lobby professionali che rimane avvitato su se stesso ed impermeabile alla modernizzazione.
La liberalizzazione delle professioni è una delle cosiddette riforme a costo zero che produrrebbe sicuramente un aumento del PIL nazionale, oltre a creare dinamiche concorrenziali virtuose a beneficio di tutti”

Re: UGAI CON IL PRESIDENTE MARCEGAGLIA PER LE LIBERALIZZAZIONI

Inviato: ven ago 28, 2009 8:45 am
da Roberto Castellano
Il progetto di riforma dell'ordinamento forense studiato dal celebre Prof. Avv. Guido Alpa e proposto dal Sen. Mugnai non è che l'estensione del "criterio" applicato dalla legge n. 576/80 in tema di previdenza forense. Il finanziamento di quest'ultima, basato sulla regola dei più alti redditi, esclude da una pensione effettiva tutti gli avvocati che non riescono a "tenere il passo" con i minimi reddituali o di volume d'affari fissati, di anno in anno, dalla Cassa Nazionale di Previdenza, giuridicamente "fondazione privata" ma operante sulla base di contributi resi obbligatori per legge. Praticamente con la riforma "Mugnai" il principio viene esteso alla legittimazione ad esercitare la stessa professione. Per me si tratta di un errore, perchè la previdenza forense va ripensata in funzione della professione forense e non viceversa! Premesso che non sempre un Avvocato può permettersi una pensione, perchè deve essere libero anche di guadagnare poco o niente, occorre "svincolare" il sistema pensionistico da imposizioni di tipo pubblicistico, per cui l'iscrizione alla Cassa dovrebbe diventare puramente facoltativa, mentre il passaggio di questa verso un nuovo regime liberale dovrebbe essere "guidato" per salvaguardare gli interessi legittimi di questa Fondazione. Gli Avvocati, in altre parole, dovrebbero essere liberi di scegliere tra i servizi della Cassa, se liberamente ritenuti soddisfacenti, o i servizi di altre strutture Assicurative, salvo l'iscrizione obbligatoria (in mancanza di altra previdenza) all'INPS. E' vero che la legge n. 576/80 partiva dall'esigenza di favorire l' "emersione" dell'evasione/elusione fiscale. Oggi però è vero che molti Avvocati, a causa della contigente crisi della Giustizia, giungono a gudagnare poco, mentre la telematica consente oggi controlli fiscali adeguati. Se si vuole che l'esercizio della professione sia veramente libero, non bisogna fare degli Avvocati dei contribuenti forzati della Cassa di Previdenza Forense, ma (assicurata la tutela degli interessi legittimi di tale Fondazione Privata) bisogna subordinare il sistema previdenziale alle esigenze di libertà del professionista. Altra questione per l'aggiornamento che, in tempi di continua evoluzione del nostro ordinamento, pare veramente una necessità ineliminabile. Attenzione però che questo non introduca "gerarchie" tra gli Avvocati: questi debbono essere come i "Cavalieri della Tavola Rotonda". Sembra invece utile ripensare il sistema di rappresentanza negli ordini, magari obbligando i "candidati" a dire prima come la pensano, adottando un sistema elettorale telematico per una consapevole e maggiore partecipazione (Oggi non paiono molto rappresentativi). Cordiali saluti a tutti. Viva la Presidente Marcegaglia! Roberto Castellano (Avv. del Foro di Tivoli) www.salvis-juribus.it