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ANSA:UNIONE GIOVANI AVVOCATI,RIFORMA FORENSE ILLIBERALE

Inviato: mar lug 21, 2009 7:42 pm
da GiovaniAvvocati
GIUSTIZIA:UNIONE GIOVANI AVVOCATI,RIFORMA FORENSE ILLIBERALE
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - 'Un tentativo illiberale di riforma della professione forense, un provvedimento a tutto vantaggio delle gerarchie ordinistiche e contro gli avvocati': e' il giudizio sulla riforma forense all' esame del Senato espresso da Gaetano Romano, presidente dell'Unione Giovani Avvocati Italiani, in un intervista a http://www.facebook.com/l/;Libertiamo.it, rivista on-line dell' associazione omonima presieduta dal deputato del Pdl Benedetto Della Vedova.
'Non c'e' da criticare solo la maggioranza, ma tutti i partiti - osserva Romano -. Anche il Pd sta contribuendo ad un provvedimento che cancellera' le misure pro-concorrenza della legge Bersani. Tra i nostri iscritti all'associazione ci sono sicuramente elettori del Pd: consiglieremo loro di sostenere Bersani e non Franceschini, un avvocato cassazionista che si sta disinteressando di quanto sta avvenendo al Senato'.
Il presidente dell' Ugai critica anche il Pdl, che 'sta accettando miopisticamente il tentativo di riforma: Non so in quale paese democratico il Parlamento si farebbe dettare la riforma da un'organizzazione come il Consiglio Nazionale Forense. Eppure e' proprio quanto sta avvenendo'. (ANSA).

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http://www.libertiamo.it/2009/07/21/gio ... i-riforma/
Giovani avvocati: al Senato tentativo illiberale di riforma
Inserito il 21 luglio 2009

“Un tentativo illiberale di riforma della professione forense, un provvedimento a tutto vantaggio delle gerarchie ordinistiche e contro gli avvocati”. E’ molto netto Gaetano Romano, presidente dell’Unione Giovani Avvocati Italiani, promotore di una protesta a suon di fax contro il progetto di riforma della professione forense in discussione al Senato.

Per Romano “non c’è da criticare solo la maggioranza, ma tutti i partiti”, se – come pare – il progetto di riforma raccoglie ampi consensi trasversali. “Anche il Pd sta contribuendo ad un provvedimento che cancellerà le misure pro-concorrenza della legge Bersani. Tra i nostri iscritti all’associazione ci sono sicuramente elettori del Partito Democratico: consiglieremo loro di sostenere Bersani e non Franceschini, un avvocato cassazionista che si sta disinteressando a quanto sta avvenendo al Senato”.

Se Sparta piange, Atene non ride: il Pd sarà connivente della “controriforma”, ma è il Pdl che la sta accettando miopisticamente. “Non so in quale paese democratico – commenta ancora Romano – il Parlamento si farebbe dettare la riforma da un’organizzazione come il Consiglio Nazionale Forense. Eppure è proprio quanto sta avvenendo”.

All’avvocato Romano chiediamo qualche considerazione specifica sul testo in discussione. “Nella prima versione, c’era il parametro del reddito minimo per restare avvocato. Ora c’è la previsione di un decreto ministeriale con il quale il CNF sarà autorizzato ad individuare i criteri per valutare se un iscritto all’Ordine sta svolgendo l’attività professionale o meno”. Una versione molto pasticciata di studi di settore, insomma. “Già. Dove è finita la libertà di scegliere se e quanto esercitare la professione?”. Romano sottolinea una chicca non da poco: “Prevedono la formazione professionale continua, noi la definiamo “coattiva”, corsi obbligatori per tutti gli avvocati eccezion fatta per i cassazionisti, i docenti universitari e gli avvocati politici, siano ministri, parlamentari o persino sindaci!”. Insomma, Ghedini e Franceschini non hanno di che preoccuparsi. “Ma la formazione non dovrebbe essere una libera scelta del professionista per restare competitivo sul mercato?”.

Sull’accesso alla professione – continua Romano – si sta realizzando un disastro: un test per poter iniziare il praticantato, scuole professionali obbligatorie a pagamento, un altro test per potere accedere all’esame di Stato! In quale paese d’Europa si costringe un laureato in giurisprudenza a tutto questo?”. Le parole di Gaetano Romano richiamano alla mente le storie (sempre più frequenti) di giovani italiani che scelgono la Spagna per diventare avvocati, per poi esercitare la professione nel nostro paese. Tutto legittimo e, a questo punto, quasi consigliabile.

Parlando di Spagna chiediamo a Romano di dire la sua sulla questione dei “troppi avvocati”, spesso sollevata per richiamare la necessità di una maggiore severità nei criteri di accesso alla professione: “Non c’è uno straccio di cifra ufficiale. Il CNF parla di 213mila, ma in assenza di un Albo Ufficiale la cifra è azzardata. Se partiamo dal dato Censis del 2006, 153mila avvocati, e sommiamo i circa 15mila abilitati per sessione, avremmo circa 180mila professionisti. Ma dovremmo togliere decessi e pensionamenti”. Si dice sempre che a Roma ci sono gli stessi avvocati della Francia. Ma da tempo Romano ribadisce che il caso francese è un’eccezione europea: in Spagna sono 160mila (con una popolazione che è pari ai due terzi di quella italiana), in Germania 150mila.

Sull’esistenza di una eventuale correlazione tra il numero di avvocati e l’aumento del contenzioso processuale, Romano rimanda alle considerazioni di Daniela Marchesi su lavoce.info, secondo cui “il fatto che si rilevi una correlazione tra numero dei processi e numero degli avvocati non dà indicazioni chiare sulle relazioni di causalità tra i due fenomeni”.

Insomma, parlare con Romano sembra come incontrare un orso bianco in mezzo al deserto: un avvocato che chiede a gran voce, nel settore in cui lavora, più concorrenza, più mercato, più riferimento al merito professionale e meno corporativismo. Aria fresca.

L’UGAI parteciperà all’incontro di presentazione del disegno di legge “Per aprire le professioni”, promosso da Libertiamo, con l’obiettivo dichiarato di contrastare con forza la controriforma in atto. “Qui non c’è da proporre emendamenti correttivi, c’è da presentare una versione completamente diversa delle cose”. Una diversa visione del mondo, ci verrebbe da dire.
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21 lug 17:17 - POL - Giovani avvocati: incredibile Pd si lamenti rinvio riforma forense http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id= ... _id_907856
il VELINO Agenzia Stampa Quotidiana Nazionale | Leggi l'articolo
Origine: www.ilvelino.it
Roma, 21 lug (Velino) - “I giovani avvocati italiani rimangono basiti dal fatto che il capogruppo in commissione Giustizia del Senato, Felice Casson si lamenti del fatto che la controriforma forense sia stata rimandata in.....

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COMUNICATO STAMPA
“RIFORMA FORENSE; E’ INCREDIBILE CHE IL SENATORE CASSON DEL PD SI LAMENTI PER IL RINVIO DI UNA CONTRORIFORMA A DANNO DELLA BASE DEGLI AVVOCATI , DELLE IMPRESE E DEI CONSUMATORI”

“I giovani avvocati italiani rimangono basiti dal fatto che il Capogruppo in Commissione Giustizia del Senato, Felice Casson si lamenti del fatto che la controriforma forense sia stata rimandata in autunno” dichiara il Presidente dell’ Unione Giovani Avvocati Italiani, Gaetano Romano.
E’ per noi incredibile che ,in Commissione Giustizia del Senato, il PD solleciti l’approvazione di una riforma , da alcuni definita quasi fascista, voluta solo dalle gerarchie ordinistiche forensi e contraria agli interessi ,non solo della base degli avvocati, ma anche di imprese e consumatori.
La controriforma forense vorrebbe reintrodurre i minimi tariffari a danno di imprese, giovani avvocati e consumatori, e vorrebbe punire la base degli avvocati ,non solo con nuove spese ed incombenze insostenibili, ma anche con misure illiberali e classiste indegne della Repubblica Italiana ,come ad esempio la cancellazione dall’albo degli avvocati per asserita mancata continuità professionale.
Questa è la conferma che il Pd deve cambiare radicalmente marcia in autunno con una nuova guida nazionale finalmente degna di un centrosinistra vicina agli interessi dei consumatori , delle imprese e della base degli avvocati e quindi contraria alle richieste delle lobbies ordinistiche. “ conclude il Presidente dell’ U.G.A.I., Gaetano Romano.

Re: ANSA:UNIONE GIOVANI AVVOCATI,RIFORMA FORENSE ILLIBERALE

Inviato: mer lug 22, 2009 12:15 pm
da ruggi
onore al Presidente dell'Ugai che spavaldamente attacca il potente Alpa e il Suo scudiero ( paggetto ) Franceschini

Re: ANSA:UNIONE GIOVANI AVVOCATI,RIFORMA FORENSE ILLIBERALE

Inviato: mer lug 22, 2009 3:05 pm
da GiovaniAvvocati
http://www.libertiamo.it/2009/07/22/lib ... -gulliver/
Liberalizzare le professioni, impresa da Gulliver
- Alcuni ragazzotti, spalleggiati da qualche deputato naive, redigono una proposta di legge sulla liberalizzazione (e sull’ammodernamento) delle professioni, la depositano grazie ai deputati alla Camera dei Deputati e puntano ad aprire un dibattito – anzi, diciamola tutta, uno scontro – interno alla maggioranza di governo, sperando che il maggior partito di opposizione scelga finalmente di fare il suo mestiere. Il tutto mentre al Senato si discute e si approva un testo corporativo e illiberale su una delle più importanti professioni, quella forense.La nostra proposta, che abbiamo chiamato “Per aprire le professioni”, è un testo di bandiera o una mossa tattica per cercare di gonfiare il petto in attesa che la controriforma dell’avvocatura giunga nell’altro ramo del Parlamento? Entrambe le cose, ma con un’aggiunta “filosofica”: l’affermazione di una diversa visione del mondo e della società. Quella del Senato, si perdoni il termine, è una vera porcheria, una controriforma corporativa dell’avvocatura che alza insostenibili barriere all’ingresso per i giovani, reintroduce le antistoriche e anticoncorrenziali tariffe ed elimina ogni scampolo di concorrenza permesso dalla legge Bersani (quel po’ che era rimasto, la gran parte è già stato vanificato dagli Ordini con pasticci interpretativi). D’altronde, come diceva ieri Gaetano Romano dell’Unione Giovani Avvocati Italiani, intervistato da Libertiamo.it, non c’è molto da aspettarsi da un sistema di partiti – tutti, nessuno escluso – che si fa quasi dettare una riforma dal Consiglio Nazionale Forense.
Domani quindi presentiamo una proposta di legge che pare battuta in partenza, sull’avvocatura e sulle altre professioni. Ma non lo facciamo perché siamo ingenui o inguaribili ottimisti: lo facciamo perché vogliamo esprimere, spiegare e comunicare con forza che “un altro mondo è possibile”. E non è il mondo preconizzato dai tanti nostri coetanei no-global e sinistrorsi: qui non si chiedono salari minimi, contratti a tempo indeterminato per tutti, lotte contro le multinazionali. E’ possibile – anche in Italia… cazzo – un mondo fatto di merito, di responsabilità, di opportunità, di competizione. A partire dalle libere professioni, che si chiamerebbero non a caso “libere”.
Provate a dire negli altri paesi ad economia avanzata che per tutelare il decoro di una professione va vietata la pubblicità di un’attività professionale sui quotidiani o su Internet. Spiegate ad un architetto di un grande studio di New York che in Italia le società di professionisti non possono assumere la forma di società di capitali. Raccontate ad un commercialista spagnolo che in Italia la sua attività è incompatibile con quella di giornalista. Vi guarderanno cercando di capire il perché di questi astrusi divieti.
Sentita questa. Ho un amico brasiliano che ha conseguito il suo PhD alla Bocconi di Milano e ora insegna in un’università americana. Qualche anno fa è venuto a trovarmi a Roma in compagnia di una sua amica. Le spiegava che in Italia abbiamo il “problema dei taxi”. Io lo guardavo, stupito e imbarazzato, parlare di un paese in cui non si riesce a liberalizzare quel settore, un paese in cui la politica viene condizionata nelle sue scelte da qualsivoglia corporazione. “I taxi?” chiedeva divertita la ragazza, forse pensando a quanto competitivo sia lo stesso settore nelle metropoli americane, o a Barcellona, a Buenos Aires, a Bangkok, a Londra. Ecco, a me quella conversazione – chissà perché – mi riportò alla mente I viaggi di Gulliver. Nel paese di Blefuscu, impero rivale di Lilliput, era stata emanato dall’imperatore un editto con il quale s’imponeva ai sudditi che volessero bere un uovo fresco, di rompere lo stesso dalla parte della punta stretta, anziché da quella della punta larga, come è normale che sia. Il tutto perché il padre del re, da bambino, si era graffiato un dito seguendo il metodo classico. Il popolo reagì violentemente a questa legge. Ci furono sei rivoluzioni. Nell’Italia di oggi, non ci s’indigna nemmeno. In attesa della rivoluzione, con il nostro disegno di legge, cerchiamo di spiegare almeno da che parte si rompe l’uovo.

Re: ANSA:UNIONE GIOVANI AVVOCATI,RIFORMA FORENSE ILLIBERALE

Inviato: dom ago 23, 2009 7:39 pm
da Roberto Castellano
La recente riforma per la professione di avvocato, trae le proprie origini dalla Legge n. 576/1980, la quale consacra nel c.d. "principio di continuità" la possibilità per un avvocato di conseguire un effettivo trattamento pensionistico per mezzo della Cassa Nazionale di Previdenza Forense, Fondazione privata che tuttavia è finanziata per mezzo di obblighi contributivi imposti per legge. Infatti il principio di continuità passa a costituire, mediante l'art. 19 del DDL "Mugnai", da criterio di esclusione dal sistema pensionsitico a criterio di esclusione dalla professione. E' giusto far dipendere l'esercizio della professione dal sistema pensionistico? E' il caso di garantire a chi esercita la professione una pensione oppure la piena libertà di pensiero ed azione che ha da sempre caratterizzato tutte le professioni liberali? Per risolvere la complessa problematica occorre trovare un punto di incontro tra previdenza e professione, affinchè non si rischi di "gettare via l'acqua sporca con tutto il bambino". Non hanno senso le critiche distruttive che vengono dall'una o dall'altra parte. E' opportuno invece iniziare un dialogo che conduca da una parte a svincolare la professione di avvocato dalla questione pensionistica, dall'altra a trovare una giusta collocazione della Cassa Nazionale di Previdenza Forense i cui interessi legittimi debbono esere rispettati. Vogliate gradire i miei migliori saluti. Avv. Roberto Castellano (anni 56 - foro di Tivoli) http://www.salvis-juribus.it

Re: ANSA:UNIONE GIOVANI AVVOCATI,RIFORMA FORENSE ILLIBERALE

Inviato: gio nov 26, 2009 11:00 am
da a.antelmi
fate qualcosa !!! é gravissimo