http://www.mpnews.it/index.php?section= ... i-avvocatiScendono in piazza gli avvocati
Sit-in di protesta contro il decreto Alfano di riforma dell’ordinamento forense
29.11.2009 - Giulio Serafino
Si è svolta ieri a Roma, in Piazza Farnese, la manifestazione promossa dall'UGAI (
http://www.ugai.it) per protestare contro il ddl di riforma dell'ordinamento forense presentato dal ministro Alfano in Parlamento e approvato in Commissione giustizia del Senato il 18 novembre. Gli avvocati non sono certo abitué delle manifestazioni di piazza, eppure le adesioni dei giorni scorsi avevano illuso su una partecipazione più numerosa del centinaio di presenti che si è poi effettivamente registrato. Un piccolo flop dunque, da questo punto di vista, che tuttavia non scoraggia chi protesta contro una riforma definita corporativa e illiberale. Primo fra tutti Gaetano Romano, presidente di UGAI, che dopo aver a lungo tenuto la parola, ha dato appuntamento alla prossima manifestazione, che si terrà sempre nella capitale, ma in forma di corteo. A contribuire all'esiguo numero di presenti, la scarsa visibilità della riforma che sta percorrendo il suo iter parlamentare nel silenzio dei principali mezzi di comunicazione, nonché i disagi dell'ultima ora che hanno costretto gli organizzatori a spostare l'appuntamento da piazza Navona alla vicina piazza Farnese, a causa delle incombenze natalizie.
La riforma forense prevede nei suoi punti salienti:
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- la permanenza dell'iscrizione all'albo viene subordinata all'esercizio effettivo e continuativo della professione, la cui sussistenza è desumibile presuntivamente anche dalla percezione di un livello minimo di reddito. Sotto la soglia minima di reddito non si è avvocati e l'Ordine disporrà la cancellazione dall'albo.
Una riforma che, a detta di Gaetano Romano, "produrrà un aumento delle tariffe per i consumatori e le imprese, spese e nuove incombenze per la base della classe forense ed un aumento del contenzioso processuale".
"Vi sono norme aberranti, continua Romano,come quella sulla continuità professionale che produrrà un aumento vorticoso di contenzioso processuale, dato che circa 50.000 avvocati, pur di rimanere iscritti all'albo, saranno costretti ad incardinare cause pretestuose contro i cittadini. E sempre nell'ottica della minore concorrenza e dell'aumento delle tariffe è l'abolizione sostanziale della possibilità di diventare avvocato cassazionista per anzianità professionale. Il numero di cassazionisti si ridurrà drasticamente obbligando i cittadini a rivolgersi ad un numero ristretto di patrocinatori in cassazione che saranno liberi di applicare un tariffario altamente oneroso". Nuove barriere all'ingresso, una strada ancora più lunga e tortuosa per i giovani che ambiscono ad iscriversi all'Albo, aumento dei costi per i consumatori e il rischio di de-liberalizzare la professione.
Alla manifestazione di piazza Farnese oltre agli organizzatori dell' UGAI, erano presenti rappresentanti dei giovani dell'Italia dei Valori, i Radicali, il gruppo dei Giovani Democratici, esponenti del PDL contrari alla riforma e alcune associazioni dei consumatori. Durante lo svolgimento del sit-in, una delegazione di giovani avvocati si è recata a Palazzo Chigi per deporre le proprie toghe in segno di protesta. La posizione dei manifestanti è netta, ritiro del ddl senza possibilità di emendamenti ed eventualmente apertura di una discussione per proporre una riforma condivisa dalle associazioni di avvocati