da Italia Oggi
Slp col freno tirato
Parte il confronto sul progetto di legge relativo alle Società di Lavoro Professionale
(S.L.P.) che i dottori commercialisti hanno presentato qualche giorno fa. Ma parte male. I
rappresentanti di commercialisti, avvocati e notai, infatti, ieri sono stati convocati al senato
dal presidente della Commissione Giustizia, Filippo Berselli, per avviare un iter
parlamentare condiviso. Usciti da Palazzo Madama, però, avvocati e notai hanno preso le
distanze. Le due categorie, d'accordo sullo spirito dell'iniziativa non si sono trovati sulla
stessa linea d'onda per quanto riguarda le fondamenta della pdl, seppur quest'ultima
ancora tutta da emendare. I primi ad uscire allo scoperto sono stati i dottori commercialisti.
“Ci auguriamo”, scrivono i consiglieri Giorgio Sganga e Andrea Bonechi, “che dal confronto
avviatosi proficuamente nel corso della riunione, possa scaturire un'accelerazione sulla
materia delle società tra professionisti. Il progetto S.L.P. ha per noi un'importanza
strategica nel contesto più ampio della riforma del comparto delle professioni economicogiuridiche.
Con le S.L.P. si colmerebbe lo storico ritardo accumulato nella definizione delle
società tra professionisti, preservando il valore del lavoro intellettuale e offrendo nuove
opportunità ai giovani per avviarsi alla professione”. Ma già dalle prime ore del pomeriggio
non sono mancati i distinguo delle altre due categorie. A cominciare dagli avvocati. “Il
testo sulle Società tra Professionisti proposto dal Consiglio Nazionale dei Commercialisti”,
ha fatto sapere il presidente Guido Alpa, “presenta aspetti contrastanti con la legge sulle
STP che riguarda gli avvocati e mette in forse il principio della personalità della
prestazione, che è uno dei fondamenti della distinzione fra professioni intellettuali e attività
d'impresa. Occorre dunque ripensare con attenzione ogni proposta al riguardo.
L'Avvocatura”, conclude il numero uno del Cnf, “confida nel Parlamento perché sia al più
presto varata la riforma della legge forense”. E non si è fatta attendere la nota del
notariato. Il presidente del Cnn ha precisato di avere aderito all'iniziativa soltanto perché
promossa dal presidente della Commissione giustizia Berselli per garantire la specificità
delle diverse professioni, avviando «un confronto sul cui esito nulla è scontato». Paolo
Piccoli sottolinea che «per quanto riguarda il notariato, si è riservato di sottoporre al
Consiglio Nazionale la proposta», manifestando comunque «immediata e totale contrarietà
a norme che affievoliscano la personalità della prestazione, che siano in contrasto con la
terzietà connaturata alla pubblica funzione, nonché a ipotesi di soci di capitale». Ricorda
infine Piccoli di aver fatto presente che altre professioni dovranno essere coinvolte nel
progetto se il tavolo di lavoro verrà realizzato.